domenica 19 dicembre 2010

Intervista ad Andres Gil in Italia ! Leggi !


Andrés Gil, l’amatissimo protagonista argentino della serie per teenager “Il mondo di Patty“, attualmente in onda ogni pomeriggio su Italia uno, è per la prima volta in Italia.

L’attore, ventenne, giocherà domani 16 dicembre allo stadio Flaminio di Roma nella squadra delle Mediaset Stars, nella prima edizione del triangolare di calcio Mediafriends Cup a favore dell’AIL (Associazione Italiana Leucemia). L’evento sarà trasmesso su Canale 5 a partire dalle 21,10.

Panorama.it ha incontrato Gil, che ne Il mondo di Patty interpreta il ruolo di Bruno Molina, e lo ha intervistato. Ecco il resoconto.

La prima domanda, quasi d’obbligo, è su Belen Rodriguez, sua connazionale. Che ne pensa?

Belen? E chi è? Io non la conosco.

Possibile? È una show girl, attrice, testimonial pubblicitaria, onnipresente sulla tv italiana.

Sì, ma in Argentina non la conosce nessuno: non è famosa.

Passiamo a lei. Dopo aver fatto il cantante e l’attore, adesso si trasforma in calciatore per beneficenza?

Il mio sogno da bambino era diventare un famoso giocatore di calcio, sport che pratico da sempre. Mi sarebbe piaciuto giocare come Francesco Totti e Del Piero, i miei modelli italiani. In Argentina, invece, tifo per il Boa Juniores che attualmente è in grave crisi.

Ha altri progetti per la tv italiana?

Il prossimo 17 gennaio debutta, sempre su Italia uno, un’altra lunga serie in 150 puntate, dal titolo “Incorreggibile”. Io interpreto Ivo, un ragazzo molto egocentrico che crede di saper tutto sulle donne. Andrà in onda alle 16,40, un’ora prima de Il mondo di Patty.

È vero che la serie su Patty diventerà un film per il cinema?

Sì. Le riprese inizieranno il prossimo marzo. La pellicola arriverà sugli schermi internazionali a ottobre 2011.

Molti hanno accusato Il mondo di Patty di veicolare un messaggio negativo, secondo il quale a dominare sono sempre i cattivi e gli arroganti. Che ne pensa?

Noi raccontiamo solo quello che realmente accade e abbiamo affrontato per la prima volta problemi legati alle famiglie allargate cercando di sdrammatizzarli. Al contrario, il messaggio è positivo.

Lei, invece, ha una famiglia normale?

Fortunatamente sì. Ho due fratelli e una sorella di 14 anni, la mia fan più accanita.

Durante il suo soggiorno romano, la Capitale è stata letteralmente bruciata da giovani contestatori quasi suoi coetanei. Cosa ha pensato?

Ci sono maniere molto più civili per protestare. Io dissento categoricamente da questi comportamenti e sono del parere che i cambiamenti in una nazione debbano avvenire tramite il confronto democratico e il ricorso alle urne, mai e poi mai con la violenza. Per me, figlio di italiani, è stato un gran dispiacere constatare che una tale notizia ha fatto il giro del mondo.

Lei italiano?

I miei genitori sono italiani e io ho anche il passaporto italiano. L’unico handicap è che parlo poco la lingua. Ma la sto imparando

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